In questo articolo affrontiamo le varie tecniche relative agli stampi per presepe.
Tecnica del calco per presepe
Tecnica antica e di esecuzione semplice, costituita da passaggi elementari, eseguiti con strumenti specifici come il gesso, lattice o creta. Gli artisti la prediligono per ottenere copie perfette come ad esempio, basso rilievi, sculture ma anche parti di corpo umano. Eccovi di seguito ciò di cui avete bisogno
Occorrente
- Stampo
- Gomma siliconica
- Taglierino
Considerate che il calco riproduce fedelmente “in negativo” lo stampo del soggetto selezionato, dunque dovrete optare per una modalità che consenta al vostro soggetto di rimanere impresso sul materiale che voi stessi andrete a scegliere. Di questi materiali, ve ne sono di diversi tipi, come ad esempio, in plastica morbida o in argilla, tutti materiali appositamente studiati per essere rimossi, sia dal soggetto sia dalle successive opere, avendo avuto un opportuno riguardo per non danneggiare in alcuno modo i due soggetti. A questo punto, dovreste ottenere il calco di una statuina e, per una questione prettamente pratica, tralasciate il normale calco in gesso ed eseguitelo con una speciale gomma siliconica che vi consentirà di ottenere il vostro calco in mezz’ora di tempo. Per iniziare, una volta procurata la gomma, dovrete fabbricare un contenitore dentro il quale andrete ad eseguire il calco vero e proprio. Successivamente, tale contenitore dovrà essere abbastanza grande da contenere interamente il soggetto di cui realizzerete il calco ed a tenuta, in modo da non permettere la fuoriuscita del materiale gommoso.
Stampi in gesso per presepe
La tecnica più efficace e semplice e quindi indicata anche per principianti, è quella degli stampi in silicone o argilla o mastice. Esistono due tipi di stampi; quello a tutto tondo oppure le mono-facciali. Le prima riguardano la realizzazione di una figura a tutto tondo, come può essere una statuina del presepio , la seconda invece, riguarda un fregio , una strada, un bassorilievo. Gli stampi sono utilissimi quando è necessario riprodurre un quantitativo di pezzi della stessa misura , oppure per realizzare strade, tetti in cui un elemento (mattoni, sassi, tegole) si presenta molte volte nella struttura. Per gli stampi in genere si usa il silicone specifico per stampi. In commercio è possibile trovare diverse tipologie, in relazione alla qualità dello stampo e alla finitura dei particolari del modello. Il silicone per stampi commercializzato solitamente è un bi-componente , un materiale che necessita di un reagente per attivarsi e indurire. Con questa tipologia di silicone si possono realizzare degli stampi, da un modello, molto rifiniti. I particolari sono molto dettagliati e la copia è fedele all’ originale. Questo tipo di silicone si utilizza, per esempio, con statue e particolari che contengono zone ardue da raggiungere, i cosiddetti sottosquadri. Il sottosquadro può essere un braccio che cade lungo il corpo che origina una parte seminascosta, particolarmente difficile da riprodurre. L’ inconveniente del silicone per stampi è di tipo economico, infatti ha un costo molto elevato, data la specificità della sua funzione. Sconsiglio ai principianti l’ uso del silicone, utilizzatelo successivamente in casi specifici. In commercio è presente un silicone comune, economico, utilizzato in idraulica e di una tecnica in cui si usa della argilla , o del mastice, come base di lavoro. Per prima cosa bisogna essere in possesso di un modello su cui realizzare lo stampo, il modello si può recuperare da un artista, da un negozio specializzato oppure in mercati tipo quello presente a Napoli . Trovato il modello si continua con la lavorazione. Nell’ esempio è proposta la realizzazione di un capitello corinzio a tutto tondo. Con questo tipo di silicone lo stampo non sarà perfettamente definito , molte volte sarà necessario rifinire la replica per rimuovere le impurità presenti. Il pezzo viene posto su una base con la testa capovolta, si pone il silicone in più strati sulla superficie, prestando attenzione alla perfetta coprenza di tutte le parti del modello, possiamo coprire perfettamente grazie all’ uso di una spatola che ci faciliterà il lavoro. Scegliere la posizione su cui verrà adagiato il modello è un operazione fondamentale, perché la parte che poggia sarà il foro da cui far fuoriuscire il gesso per lo stampo. Lo stampo ultimato ad asciugatura completa, si presenta come nella seconda foto. Per facilitare l’ estrazione dalla base si usa una pellicola trasparente sotto la base che verrà successivamente eliminata.
Giunti a questo punto, si può procedere con la preparazione del gesso con consistenza abbastanza liquida e privo di grumi, che verrà versato nello stampo. Nella figura lo stampo presenta l’ apertura come era stato posizionato all’ inizio del lavoro, nelle immagini successive si vede la colatura del gesso liquido, sottoposto a movimenti manuali per eliminare le bolle formatesi. Terminata l’ asciugatura del gesso, non resta altro che estrarre il prodotto con delicatezza, otterremo una copia fedele del modello originale.
Nelle figure precedenti esempi di stampi e prodotti finiti. Lo stampo con silicone specifico per stampi è più rifinito rispetto al precedente, il lavoro, in questo caso, comporta la produzione di una struttura contenente il silicone poiché il preparato per lo stampo è generalmente molto liquido. La tecnica è molto simile alla precedente, ma invece di utilizzare il silicone commerciale per applicazioni idrauliche, si opta per quello specifico per stampi. In questo caso bisogna realizzare una scatola dove far permanere il modello (un capitello corinzio in gesso sezionato in due parti.)
Il modello viene posto delicatamente nella scatola, selezionando la posizione in relazione alla sua forma. Il silicone va colato all’ interno, ricoprendo integralmente il modello almeno per uno o due cm (in base alla grandezza) lasciando spazio tra i margini della scatola e del modello . La parte che poggia sarà l’ apertura che permetterà la colatura del gesso.
Un’ altra tecnica per stampare modelli ad una sola faccia, prevede la preparazione di una struttura con asticelle in legno che contenga lo stampo da realizzare , applicando sulla base una pellicola trasparente. Bisogna possedere del mastice o della creta. Le suddette asticelle serviranno per creare la base per la realizzazione dello stampo. La tecnica infine prevede la stesura dell’ argilla all’ interno della base, prestando attenzione alla totale copertura di tutti i fori o spazi.
Nella figura il mastice o l’ argilla pronti per essere distesi sulla base per lo stampo.
Per realizzare una strada romana, un piccolo tetto o mattoni, sarà necessario munirsi per di sassi di varia grandezza ed esercitare una leggera pressione sulla superficie, per creare delle impronte.
Per realizzare mattoni, si utilizzerà un listello di legno che andremo a pressare sulla superficie per ottenere la sagoma dei mattoni. per la riproduzione di un piccolo tetto, si userà la base di un pennello, ed esercitare una leggera pressione. Grazie all’ esperienza poi si comprenderanno le tecniche per ottenere risultati ottimali e soddisfacenti. Per facilitare il lavoro, si possono eliminare i listelli in legno, che verranno successivamente riposizionati.
Preparate il gesso liquido, ma non esageratamente, scongiurando la formazione di grumi, versatelo all’ interno dello stampo, non prima di aver fissato i listelli e di aver coperto opportunamente gli angoli per evitare la fuoriuscita del liquido. Per rafforzare la struttura si usa iuta, ovatta o garza apposti posteriormente al calco, quando il gesso comincia a solidificarsi. I citati materiali devono essere apposti quando già uno strato di gesso è stato colato, altrimenti potrebbero spostarsi dalla superficie alla parte anteriore, quella visibile e utilizzabile.
L’ immagine illustra lo stampo con il gesso in fase di asciugatura, per scongiurare la formazione di bolle dare dei colpetti per far affiorare le impurità.
Il gesso può essere facilmente sezionato e sagomato per le esigenze desiderate. Questa tecnica è usata per creare stampi mono-facciali e non può essere utilizzata per stampi a tutto tondo, per questi ultimi è necessaria una tecnica molto differente che vede l’ uso di materiale come l’ argilla per creare le figure. E’ la tipica tecnica della scuola napoletana per la realizzazione dei personaggi che si estende anche alla creazione in serie di manufatti.
Nell’ immagine una strada romana costruita , a pezzi con la tecnica sopra descritta, nell’ altra foto tegole realizzate a stampo. Questa tecnica per le tegole comporta la realizzazione di pezzi molto simili tra di loro che verranno successivamente messi insieme. Per questo la regola vede la produzione del primo pezzo pilota, cercando di riprodurlo nel miglior modo possibile per poi riutilizzarlo più volte come modello positivo di stampo. In questo modo la riproduzione fedele è assicurata.
Se non siete in possesso di un modello della dimensione o della fattura necessarie , sarà necessario realizzarne uno , plasmando un pezzo di DAS. Questa operazione può risultare difficile per chi non ha praticità, ma al contempo è fortemente formativa. Come nel caso della foto precedenti, questi lavori sono realizzati stampando modelli creati a mano.
Capitelli e altri elementi realizzati con la tecnica descritta degli stampi.
I miei piccoli buddha.. una volta staccati dallo stampo mancano parti del corpo ( orecchie,naso..) posso rifarlo a mano da me ma vorrei evitare perché per me é uno spreco di tempo ma non capisco il perché… no,il gesso non é marcio perché proporzione acqua e gesso vanno bene 🙄🙄